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Guardare al futuro: come proseguire dopo il progetto

Un progetto non dovrebbe mai concludersi con la sensazione di un capitolo chiuso. Al contrario, dovrebbe lasciare in eredità strumenti, reti e idee capaci di continuare a vivere e generare cambiamento. Così è stato per “Facilitare le giovani mamme straniere all’inserimento nel tessuto sociale”, che non ha rappresentato solo un insieme di attività temporanee, ma l’inizio di un percorso che prosegue e si evolve.

Fin dai primi incontri, le partecipanti hanno espresso il desiderio di continuare a vedersi, confrontarsi, sostenersi. Alcune di loro hanno iniziato ad incontrarsi autonomamente nei parchi del quartiere o nei centri culturali messi a disposizione dal Municipio V di Roma. Altre hanno creato gruppi WhatsApp separati, dedicati a scambi di informazioni su corsi gratuiti, mercatini locali, occasioni di lavoro. Questo fermento dimostra che il progetto ha generato una comunità viva e desiderosa di crescere insieme.

Dal punto di vista operativo, Euro Mamme ha deciso di mantenere attivi i principali canali di comunicazione creati durante il progetto. La pagina dedicata sul sito ufficiale e quella sulla piattaforma progetti continueranno ad essere aggiornate con notizie, opportunità e materiali utili. Questo significa che anche chi non ha potuto partecipare alle attività in passato potrà accedere alle risorse e trarne beneficio in futuro.

Inoltre, grazie alla call lanciata su Masterclass Europrogettazione, nuove persone hanno manifestato l’interesse a unirsi alla community. Alcuni professionisti del sociale hanno offerto la propria disponibilità a contribuire con nuove competenze, come consulenze legali di base o corsi di orientamento al lavoro. Questi nuovi ingressi arricchiscono il patrimonio di conoscenze e di esperienze che la rete sta costruendo.

Anche le istituzioni hanno dato segnali di continuità. Il Municipio V, soddisfatto dei risultati raggiunti, ha invitato Euro Mamme a presentare nuove idee e a partecipare a futuri tavoli tematici dedicati alle famiglie straniere. Questo apre scenari interessanti per sviluppare ulteriori iniziative e per ottenere sostegno logistico e organizzativo in nuovi quartieri.

Un aspetto su cui stiamo lavorando è la creazione di moduli formativi permanenti. L’esperienza maturata durante il progetto ci ha permesso di individuare i bisogni più urgenti: lezioni di lingua italiana pratiche, corsi di educazione civica, laboratori creativi e percorsi di supporto psicologico. L’obiettivo è strutturare questi contenuti in cicli di incontri replicabili e accessibili, con un calendario annuale che permetta alle mamme di inserirsi quando desiderano.

Parallelamente, stiamo valutando l’opportunità di sviluppare una piattaforma digitale dedicata, dove le partecipanti possano trovare non solo materiali didattici ma anche forum di discussione, spazi per testimonianze e sezioni dedicate a domande e risposte. La tecnologia, come abbiamo visto, è un potente alleato per mantenere vivo il legame anche a distanza.

Il futuro, però, non è fatto solo di strumenti. È fatto di persone. Durante il progetto abbiamo visto donne che hanno trovato la forza di uscire di casa, di parlare in pubblico, di partecipare a riunioni scolastiche, di chiedere aiuto senza vergogna. Queste stesse donne ora stanno diventando punti di riferimento per altre, in un circolo virtuoso che può trasformare l’intero quartiere.

Molte ci hanno scritto dopo la conclusione ufficiale del progetto: “Non vogliamo che finisca qui,” ha detto Rosa. “Vogliamo continuare a incontrarci e magari aiutare altre mamme che arrivano.” E così stiamo facendo, organizzando incontri informali, serate di scambio culturale, piccole iniziative autogestite che dimostrano come il senso di comunità creato non si disperda ma, al contrario, si rafforzi.

Guardando avanti, Euro Mamme continuerà a farsi promotrice di azioni concrete e inclusive. Stiamo già lavorando a nuovi progetti, alcuni dei quali si basano proprio sulle esperienze raccolte in questi mesi. L’obiettivo è chiaro: fare in modo che l’inserimento delle giovani mamme straniere nel tessuto sociale di Roma non sia più un’eccezione, ma la normalità.

Il nostro grazie va a tutte le donne che hanno condiviso la loro storia, a chi ha collaborato, alle istituzioni che hanno creduto in noi, e alla rete che continua a crescere giorno dopo giorno.
Questo progetto non si chiude: si trasforma in un cammino che guarda al futuro, con la convinzione che ogni mamma merita di sentirsi parte di una comunità e di avere tutti gli strumenti per costruire, qui e ora, un futuro migliore per sé e per i propri figli.


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