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Gender Equality Toolkit. Strumenti per l’empowerment delle donne nel no-profit 

Nel settore no-profit, molte organizzazioni operano per promuovere l’inclusione e l’uguaglianza sociale. Per promuovere la parità di genere è necessario adottare strumenti sistematici che permettano di valorizzare le competenze, sostenere la leadership femminile e favorire la crescita professionale delle donne. 

Nel contesto del terzo settore, questi strumenti rappresentano un elemento chiave per rendere le organizzazioni più eque, partecipative e capaci di rispondere ai bisogni reali delle comunità che servono. 

Numerosi studi e report europei confermano l’importanza di strumenti concreti per promuovere l’empowerment femminile nelle organizzazioni del terzo settore. 

Test di autovalutazione e monitoraggio di genere 

Un esempio concreto di organizzazione che ha sviluppato strumenti efficaci per la valutazione della parità di genere è rappresentato dall’OCSE, che nel 2023 ha pubblicato il “Toolkit for Mainstreaming and Implementing Gender Equality.” Il documento fornisce strumenti pratici per misurare i risultati delle politiche di genere e identificare le aree di miglioramento, come il “SAGE” (Self-Assessment on Gender Equality), progettato per guidare le organizzazioni nella valutazione delle proprie pratiche di parità di genere. 

Questi strumenti permettono alle organizzazioni di valutare quanto le loro pratiche siano inclusive e di progettare interventi mirati. 

I risultati ottenuti attraverso l’utilizzo di SAGE sono stati concreti: organizzazioni che lo hanno adottato hanno migliorato la consapevolezza interna sulle disuguaglianze di genere, individuato aree critiche come la leadership femminile e la conciliazione vita-lavoro, e implementato misure mirate per ridurre le disparità. 

Anche Adiconsum (Associazione dei Consumatori e Associazione di Promozione Sociale del terzo settore) nel 2023, ha utilizzato il sondaggio come strumento per raccogliere opinioni sulla parità di genere. Sono stati oltre 540 gli italiani che hanno partecipato al sondaggio “Give me 5 for Gender Equality”1. La maggior parte degli intervistati è consapevole delle discriminazioni di prezzo basate sul genere e le valuta negativamente, mentre quasi il 40% ritiene ingiusta l’IVA su tamponi e prodotti di igiene intima. Il 64% dei partecipanti considera il tema poco sentito dalle istituzioni, mentre l’8% ammette di non preoccuparsene, evidenziando quanto sia ancora necessario aumentare la consapevolezza dei cittadini-consumatori. Sempre il 64% non è in grado di individuare le imprese più attive nell’attuare politiche di parità di genere, ma sarebbe interessato a ricevere informazioni tramite marchi di sostenibilità riconosciuti a livello mondiale. Secondo la maggior parte dei partecipanti, le donne sono sottorappresentate nel mondo del lavoro, soprattutto nei settori edilizio, finanziario-bancario e politico. Al termine del sondaggio, è stato delineato un profilo rappresentativo dell’interesse e del rapporto dei partecipanti con la gender equality, utile per 

1 PARITA’ DI GENERE: online i risultati del Sondaggio Adiconsum “Give me 5 for Gender Equality” 

orientare futuri interventi. L’interesse di associazioni come Adiconsum nel condurre un’analisi di questo tipo nasce dall’attenzione verso indicatori internazionali come “il Global Gender Gap Index e il Gender Equality Index” elaborati dall’European Institute for Gender Equality (EIGE)2. Quest’ultimo introdotto dieci anni fa e considerato ancora oggi uno degli strumenti più attendibili per misurare l’uguaglianza di genere all’interno dell’Unione Europea. 

Leadership femminile e Mentoring 

Un esempio significativo di iniziative volte a rafforzare la leadership femminile nel no profit è rappresentato dal Non Profit Women Camp 2024, dove mentor, giovani professioniste e associazioni si sono confrontate su pratiche innovative di sviluppo e crescita professionale. ha rappresentato un momento significativo di riflessione e confronto sul ruolo delle donne nel Terzo Settore. L’edizione, intitolata “Re-attive”, ha visto la partecipazione di oltre 300 professioniste, evidenziando l’importanza di creare spazi dedicati all’empowerment femminile e alla sostenibilità sociale. Durante l’evento, sono emerse diverse iniziative concrete per promuovere la leadership femminile. Ad esempio, sono stati presentati programmi di mentoring che mettono in relazione donne esperte con giovani professioniste, favorendo lo scambio di competenze e l’accompagnamento nella crescita professionale. Tali programmi non solo supportano le mentee nel loro percorso, ma contribuiscono anche a rafforzare la rete di solidarietà e collaborazione tra donne nel settore. 

Inoltre, il camp ha offerto workshop e sessioni formative su temi cruciali come la gestione del cambiamento, la comunicazione efficace e la sostenibilità organizzativa. Questi momenti di formazione hanno fornito alle partecipanti strumenti pratici per affrontare le sfide quotidiane nel Terzo Settore e per assumere ruoli di leadership con maggiore consapevolezza e competenza. 

Young Women Network (YWN): Fondata nel 2014, è la prima associazione femminista non profit in Italia dedicata alla formazione, networking, mentoring ed empowerment delle giovani donne. YWN offre il programma “Inspiring Mentor”3, che dal 2016 sostiene giovani talenti femminili attraverso percorsi di mentoring one-to-one, aiutandole a sviluppare competenze professionali e a colmare il gender gap nel mondo del lavoro. Il funzionamento del programma prevede l’assegnazione di una mentee a ciascun mentor, che si impegna a dedicare un tempo minimo di un incontro o di una chiamata di almeno 30 minuti al mese per cinque mesi consecutivi. Durante questi momenti, le mentor offrono supporto attraverso confronti e consigli mirati a stimolare la crescita e lo sviluppo professionale delle mentee. Il servizio è fornito su base volontaria e gratuita, secondo lo spirito del “give back”, consentendo così di trasmettere esperienza e competenze alle nuove generazioni di donne professioniste. 

3 https://www.youngwomennetwork.com/blog/mentoring/il-programma-di-mentoring-al-femminile-inspiri ng-mentor/?gad_source=1&gad_campaignid=6657168617&gbraid=0AAAAADe_Y5ax9tSCLiakvAW1 WCRSzmd5B&gclid=Cj0KCQjwsPzHBhDCARIsALlWNG0-98L6NvpUB250fwIN7p6LsRDiEhVBvWXo 3Gc3VxQiViGB7Sca-rYaAgYvEALw_wcB 2 https://eige.europa.eu/ 

Conciliazione 

Nel settore no profit, diverse organizzazioni italiane hanno implementato politiche efficaci per conciliare vita lavorativa e familiare. 

Ad esempio LINEA ROSA ODV (Organizzazione di Volontariato), ha promosso il progetto “Conciliazione tempi di cura e lavoro: nuove strategie territoriali”4 con l’obiettivo di affrontare uno dei principali ostacoli all’uguaglianza di genere: la difficoltà di conciliare la vita lavorativa con quella familiare. Tema particolarmente cruciale per garantire alle donne indipendenza economica e libertà di scelta. Una delle prime azioni intraprese è stata l’invio di un questionario alle imprese per esaminare le pratiche attualmente adottate in materia di conciliazione vita-lavoro. Questa raccolta di informazioni è stata fondamentale per comprendere a fondo il contesto locale e identificare le aree che richiedono interventi specifici. Il risultato finale del progetto è stato la pubblicazione di un vademecum di buone pratiche a cura di Linea Rosa, e la presentazione del libro realizzato nell’ambito dell’omonimo progetto, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L’evento ha posto l’accento su una forma di violenza spesso sottovalutata: la difficoltà di conciliare vita professionale e familiare, un ostacolo che può trasformarsi in una vera e propria trappola per le donne che vivono situazioni di abuso. 

Il report della Fondazione CRC5, evidenzia l’importanza di politiche di conciliazione per sostenere la partecipazione femminile al mercato del lavoro promuovendo l’equità di genere. 

Evidenze pratiche 

Il 5th Annual Women’s Leadership Impact Study6 conferma quanto sia determinante investire in programmi di sviluppo e mentoring per le donne all’interno delle organizzazioni. Lo studio ha evidenziato che le organizzazioni che adottano percorsi strutturati di mentoring e programmi dedicati alla leadership femminile non solo favoriscono la progressione professionale delle partecipanti, ma registrano anche un aumento della soddisfazione e della motivazione sul lavoro. I dati mostrano come il supporto continuo, l’accesso a reti professionali e la possibilità di confrontarsi con figure senior creino effetti concreti sulla carriera delle donne, incrementandone la rappresentanza in ruoli decisionali e contribuendo alla costruzione di culture organizzative più inclusive. Il report riporta inoltre esempi concreti di realtà che hanno implementato con successo questi programmi, dimostrando che investire nell’empowerment femminile produce risultati tangibili sia per le persone coinvolte sia per le organizzazioni stesse, rafforzando l’efficacia, l’innovazione e la sostenibilità delle loro attività. 

6 5th Annual – Women’s Leadership Impact Study 5 https://fondazionecrc.it/wp-content/uploads/2024/02/Le-politiche-di-conciliazione-tra-famiglia-lavoro-eserviziper-linfanzia.pdf 4 https://www.linearosa.it/portfolio/progetto-er-conciliazione-tempi-di-cura-e-lavoro/ 

  • ARTICOLO A CURA DI Swami Miani

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